mercoledì 30 giugno 2010

il "mio" 11/09...

Questo quanto scritto in passato, l'11.09.2004, e cancellato da mani censorie e menti contorte, i 'proprietari' di un forum, ormai scomparso dal web, destinato ai malati di sclerosi multipla, luogo di rifugio e diletto, fulcro di amicizie indelebili.

Tutti gli anni avevano ricordato...
Riproponevano immagini, interviste, commenti...
Quel giorno ero proprio davanti al televisore, aspettando di vedere qualcosa o di ascoltare qualcuno che parlasse del "mio" 11/9...



Seduta in tinello, pantaloncini e maglietta, intenta ad ascoltare Radio Magallanes, o Radio Aereopuerto di Caracas, le uniche radio libere in tutto il latinoamerica del '73…
Assistevo in diretta alla morte di interi popoli massacrati dalla corruzione, dal colonialismo, dal mercanteggio di petrolio & vite umane…
Il dollaro puzza, il dollaro è sporco, il dollaro rende bene...
Il prezzo dell’orrido scempio di bestie feroci, la moneta dei comandi militari tacciati di democrazia...
Una voce fioca e lontana iniziò a parlare per dare il Suo ultimo saluto, tra il trambusto di persone, il frastuono di arnesi, crepitii, fragore di esplosioni, e gli spari…
Ancora spari e… Madrecita mia, que està pasando?
Quanti spari, raffiche di mitragliatrici, fucilate, esplosioni di cannoni...
Ascoltavo allibita, nei miei tredici anni larghi di fianchi e stretti di mente, chiedevo a mia madre cosa stesse accadendo...
Figlia mia è la fine, es la guerra...
Il rumore dirompente di una bomba pose fine al "Palacio de la Moneda"…
E con esso tacquero voci, pensieri, sogni, aspirazioni, parole, ideali, desideri, idee…
Ora solo macerie, paura, morti, feriti, urli e grida, panico, terrore...
Poi, il silenzio.
Era appena morto un Uomo…
Adiòs compañero Allende.

Poi lo stadio
gente uccisa
lo stadio
nazione calpestata
lo stadio
una distesa informe di corpi maciullati
lo stadio
gente ammazzata
lo stadio
bambini violati
lo stadio
donne stuprate
lo stadio
le mani tagliate al mio amico di chitarra
prima di rendergli l’ultima cortesia
e soffocargli l’ultimo respiro
così non suonerai più melodie malinconiche
così non canterai più
contro il regime
contro la dittatura
contro chi fermò il paese
con quel falso sciopero dei camionisti
Noi, la vostra nuova vita
Noi, civili e democratici
Noi, fulgido esempio di ordine e disciplina
Noi, escuadrones de la muerte...


Io ricordo ancora così il mio 11/9...
Quello di adesso l'ho memorizzato e metabolizzato in modo strano: l'unica frase che ho detto, ricordo, è stata: "Mamma mia, si sono fatti fare un'altra Pearl Harbor"...

all'epoca vivevo in venezuela, ricordo che nel 1972 era arrivata, già ad anno scolastico iniziato, una ragazza proveniente dal chile, si chiamava beatrix e raccontava di suo padre, un colonnello delle forze armate. a ottobre del '73 lasciò la scuola, e solo dopo capii che forse gradivano più riverire una bestia, pinochet, che salutare i nuovi amici.
alla fine, i morti del 2001 e quelli del 1973 non hanno differenze... il ricordo e la sofferenza deve essere pari, perchè pari deve essere il ribrezzo e la rabbia verso quel potere che li ha sacrificati.

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